Premessa: è l’ultima settimana prima di Natale. Questo post ti servirà, eccome se ti servirà! Se ti manca il tempo per rispettare sempre tutte le consegne, se pensi che le giornate non abbiano un numero di ore consono al tuo lavoro, se ormai hai capito anche tu che quella storia del “mi si sono accavallate mille cose questa settimana, ma la prossima andrà meglio” è una grande cavolata, la prossima sarai messo pure peggio
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Lunedì è sempre lunedì. Grigio e piovoso oppure azzurro e soleggiato, cambia poco. È il primo giorno lavorativo della settimana, quel giorno che – ormai si sa – decreterà con il suo andamento tutta la settimana a seguire. Quando ero dipendente e lavoravo in Università, odiavo con tutta me stessa il lunedì. Di solito iniziava con qualche riunione fastidiosissima tra una procedura da rivedere, un corso da far partire, il breakeven
Milano. 40 gradi all’ombra. Ferie ancora lontane, anzi, non pervenute. Fatiche, imprevisti di ogni genere, sbattimenti professionali e non che si alternano senza sosta apparente. E un unico pensiero in testa: le vacanze! Non si sa dove, ma è forte il bisogno di partire e andare lontano. Subito dopo, il pensiero cambia forma. In un attimo una nuova e sconcertante consapevolezza: prima di permettersi qualche giorno di sacrosanto riposo è necessario sbrigare alcune cose. Fondamentali. Quali sono
Sull’importanza delle to do list per rendere più produttiva la giornata lavorativa ho già scritto e anche su come creare la to do list perfetta, ma le liste sono qualcosa di davvero fondamentale per organizzare il lavoro e lo sono ancor di più per coloro che lavorano in proprio e che devono ottimizzare le giornate badando bene a non disperdere energie/idee/tempo prezioso. Io di liste ne scrivo parecchie e le archivio in file
Questo post nasce da una serie di consapevolezze acquisite in anni di lavoro (autonomo e non) e dalla volontà di contrastare quello strano concatenarsi di eventi oppositivi e negativi che si verificano quando decido che organizzare la giornata lavorativa appena sveglia sia ormai un’attività superata. La bella notizia è che per organizzare la giornata lavorativa basta poco, anzi bastano solo circa 30 minuti. Ci sono super manager di multinazionali che puntano la sveglia
Premessa: anziché parlare del Calendario Editoriale per i Social avrei forse dovuto raccontare prima cos’è un Social Media Plan e anche un Piano Editoriale Social, è vero, ma se per lavoro gestisci pagine social – di tua proprietà o per conto di clienti – voglio essere ottimista e sperare che questi primi due fondamentali strumenti di lavoro tu li conosca già sufficientemente. Non è così? Ok, ne parleremo nel prossimo post. Per ora
Poche scuse, il lunedì è e rimane un giorno ad alto contenuto di caos, inerzia, ansia e lieve depressione. Esiste anche un termine che rende bene l’idea: monday blues. Non è difficile da capire, la cosa davvero difficile è quella di alzarsi dal letto dopo un week end di svago e lentezza per riprendere a correre e fare cose. A tutto questo si somma l’agitazione tipica del freelance, quello stato emotivo
Sono solo io che da ieri compilo to-do-list come una pazza isterica cercando di organizzare al meglio le nuove attività, chiudere le vecchie, riprendere in mano quelle in stand by durante la pausa natalizia nella speranza di non iniziare il nuovo anno perdendomi già dei pezzi? No, vero? Il colmo del colmo arriverà tra qualche giorno, quando dovrò scrivere la to-do-list delle to-do-list. Ne sono certa. Diciamo però che come sempre
Premessa doverosa. Lavoro da casa saltuariamente e mi ritengo estremamente fortunata per questo. Lavorare da casa è stato per diversi anni il mio sogno proibito. O meglio, lavorare da casa aveva per me il sapore di lavorare in totale autonomia e auto-gestione (che le due cose non è vero che si equivalgono, ma nella mia testa era così) e per questo io lo desideravo fortemente. Poi – a volte succede che i sogni diventino
Premessa: nel caos che mi circonda arriva sempre quel giorno (tipo oggi, fuori piove e la luna nera avanza – no, non quella in cielo) in cui mi sento con la produttività di un bradipo stanco e la concentrazione di un bambino di 6 mesi. Così, la cosa più saggia a cui penso è che devo fare qualcosa per svoltare le abitudini, ottimizzare le giornate, concretizzare di più, ogni giorno,