Alterno momenti di euforia ed energia, che di cose ne progetterei senza sosta, che mi sveglio alle 4 del mattino per appuntare cose sul taccuino e mi dimentico di pranzare… a momenti in cui mi prende l’ansia, guardo il taccuino con le cose scritte nel cuore della notte e mi chiedo quale problema io abbia, perché non dormo serena e il mio cervello macina pensieri notte e giorno. E dire che dalle vacanze ero tornata carica di propositi, buoni eh, che però non sono arrivati nemmeno all’1 di settembre. Un vero record!
Ma una cosa mi è sempre molto chiara, specie da quando sono libera professionista, senza un equilibrio tutto si complica e le giornate si fanno pesanti. Meglio sarebbe potersi fermare e guardare a distanza ciò che confonde. In alternativa, fa bene tenere a mente i propri punti deboli e provare a superarli. Magari con l’aiuto di piccoli “mantra”. Te li racconto, magari sono pensieri utili anche a te.
Per cercare di ritrovare un sano equilibrio tra euforia e ansia, ho ripensato a un articolo che avevo scritto per Centodieci.it a luglio (quindi mica tanto lontano) su un tema di cui sono fermamente convinta, ovvero sull’importanza di saper dire di no nel proprio lavoro. Ammetto che parte dell’ansia che a volte mi toglie il fiato la devo proprio a quei lavori che, per motivi diversi, accetto senza possibilità di declinare. Cerco di dire NO molto più spesso rispetto ai primi anni di libera professione ma a volte cedo alla richiesta per poi pentirmene amaramente. Quindi ecco, in questo devo migliorare ed è una cosa che è bene mi ripeta spesso.
Anche qui alterno momenti in cui le todolist sono la mia salvezza a momenti di grande caos. Ovvio che molto lo fa la mole di lavoro/progetti ai quali ci si dedica. Negli ultimi mesi sto lavorando parecchio e senza troppe pause. Oltre ai lavori e ai clienti che seguo da tempo, mi sono buttata a capofitto su nuove consulenze e progetti (Games Anatomy di cui qualcuno avrà letto sui miei social, per citarne uno). È stato tutto entusiasmante ma parecchio impegnativo, incastrare attività e scadenze diverse ha richiesto sacrifici, concentrazione e attenzione quasi esclusiva. È stata l’ennesima conferma di ciò di cui sono ormai consapevole, senza una buona organizzazione di attività e priorità la fatica raddoppia. E anche se a volte il caos mi insegue, questo insegnamento cerco di non perderlo di vista.
Ultimamente ne ho parecchio abusato, specie nella sfera personale. Il lavoro mi assorbe e diventa totalizzante e per il resto del mondo io non ho più tempo. Tempo per una telefonata, per una passeggiata, per una commissione, per un favore, per un pensiero. Anche questo, il tempo da ritrovare, rientrava nei miei buoni (e falliti) propositi. Su questo punto ci sto ancora lavorando, il “trovare tempo per…” è qualcosa con cui devo fare pace. Intanto me lo segno tra le cose da ripetermi quotidianamente, e poi chissà.
E poi, c’è una cosa che mi ripeto spesso.
Ma di questo magari ne parliamo un’altra volta.
Tags: pensieri
Di me devi sapere 3 cose. Sono un'inguaribile irrequieta, rifuggo la noia. Amo il web e le persone. Sono fortunata, lavoro con ciò che amo di più.
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