Lo avevamo detto anche QUI, tra i 100 consigli per #scrivereconstile
Ci vuole ispirazione, quando si scrive. Certo.
Ma anche nella vita. Qualsiasi cosa si faccia, in qualunque lavoro.
A volte penso di averne troppa, di ispirazione, io.
Lei arriva, io sto facendo altro in quel momento, mollo tutto per seguirla, prendo carta e penna oppure l’iPhone o apro un doc in Google Drive, butto pensieri e parole nero su bianco, in una ipotetica to do list che dovrebbe poi – un giorno – trasformarsi in qualcosa di concreto, e poi chiudo. A quel punto dovrei tornare a fare quello che stavo facendo, prima dell’ispirazione.
Non è così. Quel prima me lo sono già inesorabilmente scordato.
Ci sono momenti che stimolano il mio strano processo ispirazionale, ormai li conosco bene.
Quando sono in macchina e sto guidando, specie se da sola, mi vengono le migliori idee di sempre. Il ché comporta un chiaro problema logistico: non riesco né a scriverle sul taccuino né sul pc. Ma ormai mi sono attrezzata, auricolare e smartphone per registrare memo vocali. E via!
Di solito il flash arriva mentre passo il mascara sulle ciglia, momento topico. Mi chiedo ogni volta perché e la risposta che mi sono data è che in quel preciso momento svuoto la mente per compiere un’azione delicata e che richiede massima attenzione (onde evitare di cavarsi un occhio). Non penso sia un caso, quindi.
Credo che al 98% della popolazione idee e ispirazione arrivino in quella fase di dormiveglia che precede il riposo notturno. Di solito è il momento in cui si ripercorre velocemente con la mente la giornata appena trascorsa o si pensa già a quella che sta per arrivare. Compaiono nella mente infinite to do list che lasciano lo spazio poi a quell’ispirazione che pensi “Eccola, ti stavo aspettando” ma non sempre hai la forza per riaccendere la luce e segnarla da qualche parte. La speranza di ricordarla al risveglio è sempre una vana utopia.
Il momento che adoro di più è quando cammino per il parco con il mio cane, magari verso metà giornata, staccandomi finalmente dal pc. Cammino, osservo, annuso, ascolto. Tutti i sensi si mettono in movimento, e la mente si lascia trasportare.
Quest’ultimo luogo lo ipotizzo solo, per ora, dato che mi sono iscritta a yoga una settimana fa. Ma l’ho fatto per questo, non proprio per cercare ispirazione, ma per il desiderio di “svuotare la mente”, cosa che dovrei raggiungere con un po’ di pratica e che in questo periodo anelo fortemente.
Un’ora alla settimana, magari anche due. Di vuoto, assenza di pensieri, silenzio mentale.
L’ispirazione può arrivare ovunque, questi sono i “miei” momenti, sarebbe interessante conoscere anche i tuoi.
photo credit: tommyscapes via photopin cc
Tags: idee, ispirazione, scrivere, scrivere online
Di me devi sapere 3 cose. Sono un'inguaribile irrequieta, rifuggo la noia. Amo il web e le persone. Sono fortunata, lavoro con ciò che amo di più.
Mettiamo che hai un blog, oppure sei il content manager di un’azienda…
Tattiche, sì, perché se nella vita ti occupi di scrivere…
Premessa: hai presente quando eri un adolescente e dovevi scegliere…
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