Lunedì è sempre lunedì. Grigio e piovoso oppure azzurro e soleggiato, cambia poco. È il primo giorno lavorativo della settimana, quel giorno che – ormai si sa – decreterà con il suo andamento tutta la settimana a seguire. Quando ero dipendente e lavoravo in Università, odiavo con tutta me stessa il lunedì. Di solito iniziava con qualche riunione fastidiosissima tra una procedura da rivedere, un corso da far partire, il breakeven
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Alterno momenti di euforia ed energia, che di cose ne progetterei senza sosta, che mi sveglio alle 4 del mattino per appuntare cose sul taccuino e mi dimentico di pranzare… a momenti in cui mi prende l’ansia, guardo il taccuino con le cose scritte nel cuore della notte e mi chiedo quale problema io abbia, perché non dormo serena e il mio cervello macina pensieri notte e giorno. E dire che
Milano. 40 gradi all’ombra. Ferie ancora lontane, anzi, non pervenute. Fatiche, imprevisti di ogni genere, sbattimenti professionali e non che si alternano senza sosta apparente. E un unico pensiero in testa: le vacanze! Non si sa dove, ma è forte il bisogno di partire e andare lontano. Subito dopo, il pensiero cambia forma. In un attimo una nuova e sconcertante consapevolezza: prima di permettersi qualche giorno di sacrosanto riposo è necessario sbrigare alcune cose. Fondamentali. Quali sono
Sull’importanza delle to do list per rendere più produttiva la giornata lavorativa ho già scritto e anche su come creare la to do list perfetta, ma le liste sono qualcosa di davvero fondamentale per organizzare il lavoro e lo sono ancor di più per coloro che lavorano in proprio e che devono ottimizzare le giornate badando bene a non disperdere energie/idee/tempo prezioso. Io di liste ne scrivo parecchie e le archivio in file
Questo post nasce da una serie di consapevolezze acquisite in anni di lavoro (autonomo e non) e dalla volontà di contrastare quello strano concatenarsi di eventi oppositivi e negativi che si verificano quando decido che organizzare la giornata lavorativa appena sveglia sia ormai un’attività superata. La bella notizia è che per organizzare la giornata lavorativa basta poco, anzi bastano solo circa 30 minuti. Ci sono super manager di multinazionali che puntano la sveglia
Quest’anno mi sono permessa un (semi) lusso, ho fatto 2 settimane di vacanza a inizio luglio, quando ancora i progetti in realtà sono nel pieno delle attività, i clienti incalzano con richieste varie come “dobbiamo chiudere questa cosa entro agosto”, “ci serve il nuovo piano per settembre”, “questa campagna va fatta partire possibilmente entro… SUBITO”, e via così. Lo sapevo che il periodo era delicato ma so anche, molto bene,
Sono irrequieta di natura, e già questa dovrebbe valere come risposta alla suddetta implicita domanda. Ma non solo, in realtà. Non basta essere irrequieti per decidere un giorno di lasciare un lavoro a tempo indeterminato per un’avventura precaria e tutta da costruire. Non basta perché se solo avessi agito seguendo la mia irrequietezza probabilmente questo post non sarebbe stato scritto dopo 3 anni di libera professione (e sacrifici), sarei crollata prima.
L’articolo su Come creare il media kit per il tuo blog ha generato davvero molto interesse e la cosa del tutto inaspettata è che quasi ogni giorno qualche blogger mi scrive per chiedere un parere o qualche ulteriore consiglio su come realizzare il media kit per il proprio blog. Così ho pensato di affrontare nuovamente l’argomento analizzando più nel dettaglio la creazione di questo strumento di comunicazione, quali contenuti inserirvi e come trattarli, quali tool usare,
Poche scuse, il lunedì è e rimane un giorno ad alto contenuto di caos, inerzia, ansia e lieve depressione. Esiste anche un termine che rende bene l’idea: monday blues. Non è difficile da capire, la cosa davvero difficile è quella di alzarsi dal letto dopo un week end di svago e lentezza per riprendere a correre e fare cose. A tutto questo si somma l’agitazione tipica del freelance, quello stato emotivo
Manca ormai davvero poco, dal 14 al 19 aprile sarà Milano Design Week e si salvi chi può. Il tempo stringe, per chi ha clienti nel mondo del design e dintorni queste sono le ultime ore di “quiete prima della tempesta” e ho pensato di sfruttarle per offrire a tutti una chance di salvezza: un PR Survival Kit per affrontare #iSaloni e il #Fuorisalone senza farsi cogliere impreparati! PR Survival